Diamoci… un tono: rimedi naturali contro la stanchezza primaverile

La PAROLA D’ORDINE DI QUESTO PERIODO SEMBRA ESSERE: STANCHEZZA. Tutta la rete di comunicazione che pervade il nostro organismo sta facendo uno sforzo in più, per consentirci di adattarci ai cambiamenti che caratterizzano l’arrivo della Primavera. Le variazioni di luce e il cambio di clima impongono una riorganizzazione dei sistemi nervosi, immunitari ed endocrini. Inoltre, siamo impegnati a smaltire le tossine accumulate nei mesi precedenti, soprattutto se abbiamo trascurato l’attività fisica e la qualità della nostra alimentazione. Si sente così il bisogno di qualcosa che ci dia più “energia”.

Contro la stanchezza stagionale, gli integratori fanno… flop

Il primo consiglio è di evitare l’uso di integratori eccitanti, come il guaranà o il maté. Questi rimedi, infatti, fanno momentaneamente accelerare il nostro organismo, ma sul lungo periodo, ci esauriscono. Meglio optare per dei tonici, facendovi consigliare quello su misura per voi. Cerco di spiegare con un esempio la differente azione svolta dai due rimedi. State facendo una bella pedalata, ma a pochi chilometri da casa sentite di non avere più forze. Presi dall’ansia di non riuscire a rincasare prima che faccia buio, vi mettete a raddoppiare la velocità di pedalata: in questo modo arriverete certamente in fretta, ma poi crollerete sul divano e non riuscirete più a fare nulla.
Questo è quello che metaforicamente fa un eccitante: impone all’organismo una reazione forzata, focalizzata su una o poche funzioni (acceleri solo la velocità della pedalata) e che crea ulteriore stress. La seconda possibilità è quella di assumere una pedalata non veloce, ma costante: arriverete di sicuro un po’ più tardi, ma avrete modulato in modo saggio gli sforzi fisici, tanto da riuscire persino a farvi una doccia e prepararvi una bella cenetta. Questo è quello che fa un tonico: regola tutte le funzioni del nostro corpo, gestendo con intelligenza le risorse di cui dispone, in modo che possa adattarsi ai cambiamenti.

Parola d’ordine del tonico naturale: adatto al tuo tipo di stanchezza

Bacopa Tavolette FitomedicalTra questi tipi di rimedi, la Bacopa è utile quando lo stress primaverile accresce lo stato di ansia e procura un indebolimento delle prestazioni cognitive. Questa pianta appartiene alla tradizione ayurvedica e la ricerca clinica ne ha confermato le proprietà tradizionali: sostiene l’apprendimento e la memoria, aumenta l’attenzione e la concentrazione.

Se invece il cambio di stagione rende la digestione difficoltosa o aumenta la reattività immunitaria, che sostiene reazioni allergiche, si può prendere in considerazione Tulsi, che in sanscrito significa “l’incomparabile”. Gli estratti di questa pianta attivano e regolano i processi di digestione, liberano il respiro e modulano l’attività del sistema immunitario.

Eleutero+ di Fitomedical Esistono anche sinergie di piante toniche. Eleutero+ di Fitomedical ne è un esempio: un sostegno efficace e già pronto in pratici stick liquidi, da assumere tali e quali o diluiti in un bicchiere di acqua.

La stanchezza si combatte anche a tavola. Sarebbe utile ridurre gli zuccheri raffinati, i latticini, l’alcol e i nervini come il caffè. Prediligete le verdure, abbinandole ad ogni piatto. Per la colazione, un buon concentrato di dattero spalmato su una fetta biscottata vi regalerà una buona dose di energia, vitamine e sali minerali.

Alla prossima,

Emanuela


Emanuela Carlessi
"Sul sentiero della Natura"


Emanuela Carlessi, NaturopataSono Emanuela e ho iniziato il mio percorso da naturopata perché credo fermamente che ciò di cui abbiamo bisogno per stare bene e ritrovare il nostro equilibrio si possa trovare in noi stessi e in ciò che la Natura ci offre. Le piante, i fiori, i minerali, il cibo, l'acqua, la terra e l'aria: tutto ciò che ci circonda entra in risonanza con la nostra vis medicatrix naturae, la nostra naturale forza di guarigione e ci aiuta a ritrovare il benessere e la serenità.

 

I consigli dietetici forniti e le informazioni contenute in questo articolo sono puramente indicativi e non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.

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