Lo scorso approfondimento su latte e latticini ha sollevato domande e curiosità che ho pensato sia interessante condividere. I dubbi maggiori riguardano un luogo comune, davvero difficile da sradicare, secondo il quale i latticini sono le migliori fonti di calcio per il nostro organismo.
Il calcio è il minerale più abbondante nell’organismo umano e il 99% di esso è concentrato nelle ossa, mentre il restante 1% si trova nel sangue e nei tessuti, dove svolge un ruolo importante nella contrazione e nel rilassamento dei muscoli, nella regolazione del battito cardiaco, nella coagulazione del sangue e nell’attività di molti enzimi.
Garantirsi un opportuno quantitativo di questo minerale è quindi fondamentale per il buon funzionamento del nostro corpo, ma credere che il latte e i suoi derivati ne siano l’unica e la migliore fonte non è corretto. Innanzitutto, va detto che un’alimentazione varia ed equilibrata soddisfa pienamente il fabbisogno di questo minerale.
Ecco alcuni dati (fonte: “Il grande libro dell’ecodieta” C. Guglielmo):
Latte vaccino intero |
100/110 mg per 100g |
Cereali |
Grano saraceno, quinoa, amaranto: da 100 a 500 mg per 100g |
Legumi e derivati |
Fagioli neri, fagioli bianchi, ceci, tofu, tempeh: da 100 a 150 mg per 100g |
Verdure |
Verdure a foglie verdi consistenti (broccoli, cavolo, catalogna, prezzemolo, senapone, cime di rapa, cavolo cinese): da 100 a 250 mg per 100g; contengono molto calcio anche alcune insalate. |
Frutta secca |
Uva passa 78, fichi secchi 186 |
Semi e frutti oleaginosi |
Nocciole, noci, mandorle, semi di sesamo: da 200 fino a 1200 mg – nel caso del sesamo – per 100g. Tahin: 280 mg per 100g |
Alghe marine |
Kombu, arame, wakame: valori di calcio progressivamente crescenti da 800 a 1300 mg per 100g. 2-3g di alghe forniscono 30-40 mg di calcio. |
Pesci e molluschi |
I molluschi e il polpo contengono calcio in quantità piuttosto elevate, variabili dai 100 ai 180 mg per 100g. Quantità elevate sono presenti nei pesci di cui si può mangiare la lisca. |
In secondo luogo, è riduttivo considerare solo la quantità di calcio presente negli alimenti, perché il suo assorbimento, l’utilizzo e l’eliminazione sono influenzati da diversi fattori. Una dieta ricca di sostanze acidificanti (carni, salumi, formaggi molto proteici, bibite gassate contenenti acido fosforico) attiva dei meccanismi detti ”tampone” proprio perché entrano in soccorso per tamponare l’eccesso nocivo di sostanze acide del sangue e prevedono il prelevamento del calcio dalle ossa per immetterlo in circolo, in modo che si leghi agli acidi e li elimini. Alla fine del processo, il calcio viene eliminato insieme a questi acidi.
Si entra nel paradosso per cui si mangia un formaggio stagionato perché contiene calcio, ma le sostanze di questo alimento acidificano l’organismo e provocano un allontanamento del calcio dalle nostre ossa.
Come sempre, non si tratta di essere drastici ed eliminare certi cibi, ma di usarli con moderazione ed equilibrio, abbinandoli il più possibile a tanta verdura che, oltre a contenere calcio, ha anche un effetto alcalinizzante e favorisce l’assorbimento del calcio di carne e formaggi. Ottime le verdure a foglia verde dura (broccoli, cime di rapa), ricche di calcio e vitamina K, la quale partecipa alla formazione di alcune proteine ossee.
Non dimentichiamoci poi di tenerci in movimento, facendo regolare attività fisica e di godere dei benefici del Sole, i cui raggi uv attivano la sintesi della vitamina D: è lei che favorisce l’assorbimento e la fissazione del calcio alle ossa!
Emanuela Carlessi
" Sul sentiero della Natura"
Sono Emanuela e ho iniziato il mio percorso da naturopata perché credo fermamente che ciò di cui abbiamo bisogno per stare bene e ritrovare il nostro equilibrio si possa trovare in noi stessi e in ciò che la Natura ci offre. Le piante, i fiori, i minerali, il cibo, l'acqua, la terra e l'aria: tutto ciò che ci circonda entra in risonanza con la nostra vis medicatrix naturae, la nostra naturale forza di guarigione e ci aiuta a ritrovare il benessere e la serenità.
I consigli dietetici forniti e le informazioni contenute in questo articolo sono puramente indicativi e non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.