Maggio, oltre ad essere il fantastico mese che ci regala la Primavera (anche se quest’anno avrei qualche obiezione!), costituisce il periodo in cui inizia a farsi sentire la fatica dell’anno lavorativo e scolastico in dirittura d’arrivo.
Lo stress accumulato nei mesi precedenti crea affanno e disagio, soprattutto a livello mentale: la memoria e la concentrazione perdono di efficienza, si sente la testa piena, come se non potesse più immagazzinare ed elaborare nuove informazioni e non è così difficile sentire ansia o calo dell’umore.
Tutto ciò rappresenta un problema, se siamo di fronte a importanti prove come esami, maturità o a una fase lavorativa che ci richiede lucidità e buone prestazioni.
La Natura ci offre molti modi per far fronte agli SOS del nostro Cervello e tornare a far carburare la nostra Mente e nella sua intrinseca Intelligenza ci dona dei rimedi i cui principi attivi da un lato sostengono le attività cognitive e dall’altro proteggono le cellule cerebrali dai danni dovuti al periodo di sovraccarico (il Cervello è infatti uno degli organi più sensibili agli effetti dello stress).
La cosa importante è evitare l’autoprescrizione e rivolgersi alla vostra erborista di fiducia o a una brava naturopata, perché ciascuno di noi è un Microcosmo speciale, con caratteristiche e bisogni peculiari: un rimedio che calza a pennello a te, non è detto vada bene per un tuo amico o collega. I consigli di una naturopata, in effetti, sono come un abito su misura e non esistono protocolli fissi e standard.
- Una delle piante che ci viene in soccorso è la Betulla Verrucosa, che con il macerato glicerinato ricavato dai suoi semi riattiva le funzioni cognitive, ridà concentrazione, lucidità e memoria, togliendo l’ansia e il calo d’umore legati a momenti di forte stress psicofisico ed emotivo, regalando un generale effetto tonico e stimolante; la mia docente di Fitoterapia amava dirci che i semi di questa pianta drenano le tossine psichiche che ingolfano la mente.
- Il macerato glicerinato di Giuggiolo (Ziziphus jujuba) migliora le prestazioni nei casi in cui la componente ansiosa è preponderante: di conseguenza, si impiega il doppio del tempo per fare una cosa che normalmente ci richiederebbe poco sforzo e le cose ci restano “sulla punta della lingua” e persino il sonno diventa difficoltoso ed è popolato da sogni vividi che ci impressionano. Tutto questo sul piano fisico si traduce in possibili crampi gastrointestinali o urogenitali e un abbassamento delle difese immunitarie. Giuggiolo è ottimo anche per quei bimbi che sentono molto l’ansia da prestazione, che temono di essere sgridati o osservati e giudicati.
- Nei quadri di stress cronico, si può ricorrere a piante definite “adattogene”, che sostengono tutta la complessa rete psichica, nervosa, endocrina ed immunitaria bisognosa di sostegno e riequilibrio durante prolungati periodi di sovraccarico.
La Bacopa (Bacopa Monnieri) rientra in questa categoria e corre in aiuto nei casi di forte ansia, durante i quali le facoltà cognitive e il sonno sono fortemente compromessi, mentre sul piano più fisico il tutto è somatizzato in forti emicranie o cefalee, spasmi gastrointestinali, asma o tachicardie.
Questi sono solo alcuni dei rimedi che troviamo sul sentiero della Natura. Vi rinnovo l’invito a rivolgervi a persone competenti nel caso di bisogno, in modo da avere il vostro “abito su misura” per ridare energia e lucidità alla vostra Mente!
A presto!
Emanuela Carlessi
" Sul sentiero della Natura"
Sono Emanuela e ho iniziato il mio percorso da naturopata perché credo fermamente che ciò di cui abbiamo bisogno per stare bene e ritrovare il nostro equilibrio si possa trovare in noi stessi e in ciò che la Natura ci offre. Le piante, i fiori, i minerali, il cibo, l'acqua, la terra e l'aria: tutto ciò che ci circonda entra in risonanza con la nostra vis medicatrix naturae, la nostra naturale forza di guarigione e ci aiuta a ritrovare il benessere e la serenità.
I consigli dietetici forniti e le informazioni contenute in questo articolo sono puramente indicativi e non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.