Una cara amica mi ha da poco regalato uno splendido vaso pieno di fiori di Calendula officinalis essiccati per le mie adorate tisane.
La Calendula deve il suo nome al latino calendae, che significa “primo giorno del mese”, ad indicare il fatto che essa fiorisce ogni mese per gran parte dell’anno. È una pianta molto legata al Sole, non solo per i suoi colori, ma anche perché si apre ai primi raggi dell’alba e si richiude al tramonto: nel Medioevo venne definita solis sponsa, ossia sposa del sole, mentre nel ‘900 era usanza tra i contadini usarla come “barometro”: se dopo l’alba i fiori non erano ancora aperti era segno di probabili piogge.
Ma la Calendula ha anche un lato legato alla Luna: i cui semi ne ricordano la falce e il suo rifiorire ogni mese ricalca il ritmo del ciclo femminile. E infatti la tintura madre di questa pianta favorisce l’inizio del ciclo e ne lenisce i dolori. Essa ha inoltre notevoli proprietà antinfiammatorie su cute e mucose e ne favorisce la cicatrizzazione e la riepitelizzazione, evitando che si formino fastidiosi cheloidi: può essere applicata sulla cute opportunamente diluita, oppure si può utilizzarne l’oleolito, ricavato dal macero dei fiori in olio.
È antisettica, batteriostatica e micostatica (aiuta nella cura della Candida albicans).
Secondo l’antica teoria della segnatura, per cui il colore o la forma delle specie vegetali richiama l’organo o l’apparato umano su cui esse agiscono, la Calendula veniva utilizzata nelle patologie epatiche e biliari proprio per il suo colore giallo. Gli studi scientifici recenti hanno poi in effetti dimostrato questo suo tropismo: essa favorisce la produzione e la secrezione della bile, migliorando la digestione.
L’infuso di questa pianta può essere usato per gargarismi o impacchi locali quando si vuole disinfiammare una zona e aiutarne la cicatrizzazione, mentre bevuto si sfruttano le sue proprietà uterotoniche e la sua capacità di favorire il flusso biliare.
Nella tintura madre ritroviamo tutte le proprietà elencate poco sopra. Se diluita in acqua sterile può essere usata per sfiammare e cicatrizzare ferite anche aperte oppure per lavande (proprio per la sua azione antisettica e antimicotica).
Nell’oleolito infine ritroviamo le proprietà antinfiammatorie e riepitelizzanti, oltre ad un’azione vasoprotettiva. Utile sostegno in caso di dermatosi infiammatorie, allergiche o micotiche, piaghe, ragadi, afte. È particolarmente indicato per il trattamento delle pelli delicate, anche dei bambini.
Spero di avervi appassionati un po’ a questo splendido fiore, che racchiude in sé la carica e la vivacità solare unite alla ritmica energia lunare.
A presto...
Emanuela Carlessi
" Sul sentiero della Natura"
Sono Emanuela e ho iniziato il mio percorso da naturopata perché credo fermamente che ciò di cui abbiamo bisogno per stare bene e ritrovare il nostro equilibrio si possa trovare in noi stessi e in ciò che la Natura ci offre. Le piante, i fiori, i minerali, il cibo, l'acqua, la terra e l'aria: tutto ciò che ci circonda entra in risonanza con la nostra vis medicatrix naturae, la nostra naturale forza di guarigione e ci aiuta a ritrovare il benessere e la serenità.
I consigli dietetici forniti e le informazioni contenute in questo articolo sono puramente indicativi e non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.