L’argento colloidale è un rimedio utilizzato da tempo per le sue proprietà. In questo articolo vi spieghiamo che cos’è, i suoi usi principali e le controindicazioni.
L’argento colloidale era largamente impiegato in passato in medicina. Prima degli anni ’40 e dell’invenzione degli antibiotici era utilizzato per contrastare malattie di varia natura e ogni genere di patologia causata da virus, batteri, funghi o parassiti.
Oggi l’argento colloidale non è più considerato un farmaco, ma è disponibile in commercio come integratore ad uso topico oppure ad uso interno.
Cos’è l’argento colloidale?
L’argento colloidale è un composto liquido in cui piccolissime particelle d’argento sono disperse in acqua depurata.
In chimica si realizza un sistema colloide quando una sostanza, detta fase dispersa, viene dispersa all’interno di un’altra sostanza, detta fase disperdente. Le particelle della fase dispersa devono avere dimensioni comprese tra 1 e 500 nanometri.
L’argento colloidale è disponibile in diverse preparazioni, utilizzabili per via esterna o per via interna. Le concentrazioni di argento per i prodotti in commercio variano da 10 a 50
ppm (parti per milione).
Quali sono i principali impieghi dell’argento colloidale?
Prima dell’introduzione della penicillina e delle altre formulazioni antibiotiche, l’argento colloidale era ampiamente utilizzato per le sue proprietà considerate antibatteriche, antivirali e antifungine. Ormai in disuso in medicina, l’argento colloidale ha trovato nuovo impiego come integratore o rimedio naturale ad uso topico.
I prodotti ad uso esterno sono solitamente in forma di gocce, creme o garze imbevute, i prodotti ad uso interno possono essere in forma di spray, gocce o iniezioni.
- Per contrastare la presenza di microrganismi infettivi, l’argento colloidale può venire consigliato nel trattamento di patologie come cistite e candida.
- Nella sua formulazione in crema, gocce o garze imbevute ad uso topico, l’argento colloidale può esse consigliato da un naturopata per il trattamento dei problemi della pelle, quali: scottature; abrasioni; eritemi; dermatiti; psoriasi; verruche e micosi.
- L'argento colloidale era ritenuto un antinfiammatorio. Può quindi venir consigliato nel trattamento di artrosi e artriti.
- Gli integratori alimentari a base di argento colloidale possono essere indicati come rivitalizzanti e disintossicanti, nel trattamento di otite, bronchite, tonsillite e infiammazioni della gola.
Potrebbe venir consigliato non utilizzare questi rimedi per periodi di tempo troppo prolungati, al fine di evitare un accumulo eccessivo di metalli nell’organismo.
Argento Colloidale controindicazioni
Sì, esistono alcune controindicazioni ed è bene informarsi con il proprio medico prima di utilizzare formulazioni a base di argento colloidale.
Non utilizzare in gravidanza e in allattamento. È stato dimostrato che l’argento colloidale può oltrepassare la placenta e un alto tasso di questo metallo nel corpo della futura mamma potrebbe causare problemi anche gravi al feto, come malformazioni alle orecchie, al viso e al collo.
Un’eccessiva assunzione di argento colloidale può causare l’argiria e l’argirosi, cioè la colorazione grigio-bluastra dell’epidermide e degli occhi. Questo effetto indesiderato normalmente non ha effetti negativi sulla salute, salvo alcune eccezioni, ma sembranessere irreversibile.
Come accade con alcuni antibiotici, l’argento colloidale potrebbe interferire con l’assorbimento di altri farmaci. Se siete in terapia per altre patologie chiedete consiglio alnvostro medico curante prima di assumere nuovi integratori.
Le informazioni fornite sono di carattere generale e a scopo divulgativo, non possono intendersi in alcun modo come indicazioni terapeutiche, né vogliono sostituirsi al consiglio di medici abilitati o altri operatori sanitari.